Trama

Dopo anni di fuga, Lark è allo stremo. Braccata e senza rifugio, può contare solo sul suo potere maledetto: instillare terrore puro e annientare chiunque la minacci. In cerca di salvezza, trova asilo a Cagmar, la città dei troll, nemici giurati degli umani. Accettata come cacciatrice di mostri, dovrà sottostare a leggi spietate e affrontare il disprezzo di un potente troll, il cui odio si intreccia pericolosamente a un’attrazione proibita. Tra alleanze inaspettate, minacce implacabili e il peso di un potere che rischia di consumarla, Lark lotterà per scoprire chi è davvero e se merita un posto in un mondo che la teme.

Le storie non gli rendono giustizia. I suoi molti archi brillano bianchi come la sabbia illuminata dal sole. È più grande di qualunque città, compreso il mio villaggio natale di Lucarpo, il più vasto a oriente della gola, a circa duecentocinquanta chilometri a est, se ho letto le stelle nel modo corretto.

La città sospesa

Recensione

Quando ho letto la trama di questo libro mi sono detta, mah, farà per me? Mi incuriosiva moltissimo e non sapevo proprio cosa aspettarmi. Iniziando la lettura mi sono ritrovata in un mondo che ho fatto fatica a lasciare e avrei voluto averne ancora, scoprendo anche, inaspettatamente, di potermi innamorare di un troll.

Partiamo dal principio: Lark è un’umana che sta fuggendo da suo padre che la sfrutta per il suo potere di incutere paura nei nemici, un potere maledetto che le ha reso la vita un’inferno e la sua vita prosegue di città in città alla ricerca di ciò che una donna le ha predetto, una famiglia. Lark arriva dunque all’ultimo posto in cui può rifugiarsi, la città dei troll, costruita in un baratro e isolata da tutto anche per via della siccità che sta divorando ogni cosa.

Il worldbuinding del volume è ben esposto e interessante, scopriamo le cose insieme a Lark mano a mano che il volume procede, conosciamo abitudini, usanze, caste, gerarchie, lavori e come gli umani sono visti dai troll, che non amano affatto essere chiamati così, anzi, preferiscono il termine trollis.

Ogni personaggio è ben costruito e interessante, vi farà innamorare di Cagmar, la città leggendaria dei troll, e dei loro caratteri. Ho amato ognuno di loro nel bene e nel male e nei primi capitoli proprio non riuscivo a capire chi sarebbe stato la parte troll della coppia. Ho pensato a diverse possibilità e ho amato come il tutto sia stato graduale, interessante e necessario. Ognuno di loro è perfetto sia nelle descrizioni sia nelle azioni che compie, come anche Lark e la sua storia, che l’ha plasmata e fatta diventare ciò che è, una protagonista interessante, che ho apprezzato in ogni pagina.

La trama è un crescendo di emozioni ma spesso mi ha dato vibes cozy inframmezzate da momenti di alta tensione che rederanno la lettura viva e intrigante in ogni momento. Ogni cosa va al suo posto e ogni trama si porta alla fine anche se il finale effettivo mi ha lasciata con un vuoto dentro, nonostante fosse un finale che ho apprezzato con il passare del tempo. La scrittura è scorrevole e fluida e ci farà immergere nel mondo dei trollis in piena regola, facendo volare i capitoli uno dopo l’altro con la voglia di saperne ancora.

Una lettura che mi ha stupita e mi ha fatta innamorare di ciò che non sapevo di desiderare, un fantasy romance intenso che consiglio a tutti.

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